martedì 19 aprile 2011

Storie di un instancabile viaggiatore


Un ragazzo a cui era stata riconosciuta una pensione di invalidità e suoi genitori si trasferiscono da Milano a Borgomanero, Novara.
Dopo qualche anno richiedono l’accredito della pensione ad un’altra banca.
L’INPS di Borgomanero fornisce indicazioni precise sul da farsi:
“Inviare una raccomandata all’ INPS di via Melchiorre Gioia, Milano. La pratica di vostro figlio è di competenza dell’INPS della Lombardia. La gestione INPS è regionale, qui siamo in Piemonte e noi non possiamo fare niente.”
Venti giorni ed ecco la ricevuta di ritorno, ma nessuna conferma dell’avvenuto trasferimento di conto.

Decidono di telefonare all’INPS di via Melchiorre Gioia per conferma e avere notizie in merito.
Risposta: inviare una nuova richiesta via fax.

Nonostante ciò la pensione continua ad essere recapitata alla solita banca.
La mamma del ragazzo decide di presentarsi di persona allo sportello dell’INPS via Melchiorre Gioia. Risposta: “La raccomandata, sì è stata ricevuta. Ma la pratica di suo figlio non è gestita in questa sede, non possiamo fare nulla. Deve andare alla sede di via Silva, Milano e ripresentare la richiesta.

Alla sede di via Silva:
“Ecco signora compili questo foglio. Finito?”
“Si.”
“Ok. Grazie, buongiorno.” Buttando il foglio sulla scrivania.
“Quanto tempo ci vorrà per ottenere il trasferimento ?”
“Minimo qualche mese”
 “Ma,posso avere una ricevuta?”
“No.”
“Ma come faccio a dimostrare di aver avviato la pratica qui da voi?”
“Noi non rilasciamo nessuna ricevuta. Se vuole una fotocopia può cercare un negozio e farla fare ma è mezzogiorno e io tra qualche minuto chiudo lo sportello.”
“Ma io non ho nessuna prova che dimostri che ho appena compilato quel documento. Come faccio?”
“Si deve solo fidare.”

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